Oggi vogliamo provare a riflettere sugli “orrori” amministrativi commessi da chi ha governato la nostra città negli ultimi decenni, andando a evidenziare le possibili cause ontologiche del malgoverno.
C’è ovviamente la disonestà personale di chi ha commesso atti illegali, e ne dovrà rispondere alla magistratura, ma è interessante scandagliare il brodo di coltura entro cui tali fenomeni possono manifestarsi.
Il centrodestra terracinese è palesemente figlio di una impostazione che privilegia il privato rispetto alla cosa pubblica. Il suo peccato originale è prediligere la competizione, intesa come lo sgomitare per arrivare primo senza guardarsi indietro.
E oggi la nostra collettività risente di tutte le conseguenze di tale impostazione. Perché se per me la cosa prioritaria è il mio personale tornaconto, allora conto solo io e gli altri si arrangino.
Ma in questo modo tutto ciò che è pubblico va in malora.
Provate a chiedere il rilascio di una carta d’identità e ve ne accorgete. Oppure guardate la chiusura degli sportelli dell’anagrafe a Borgo Hermada, la qualità del trasporto pubblico cittadino, la strafottenza rispetto alla richiesta di ripristinare la tratta ferroviaria Terracina-Roma.
Per finire con l’immenso patrimonio pubblico immobiliare storico tenuto chiuso per incuria.
Se la nostra analisi ha un senso logico, non resta che ascendere in campo personalmente e partecipare al buon governo della città.
C’è bisogno di persone oneste, competenti e che abbiano a cuore l’interesse generale della nostra collettività.
TERRACINA RINASCE si candida a essere promotore di un movimento cittadino che raccolga un’ampia coalizione tra forze sane per uscire finalmente dall’attuale condanna, per un peccato commesso da altri.