Poiché vivo in Contrada Casaletti e vedo tutto quello che accade sulle colline circostanti da anni e insieme a pochi altri ho intrapreso l’arduo compito di cercare di proteggere il verde delle colline e i boschi dagli incendi e dai pascoli abusivi che li deturpano.

Ho cercato e cerco ancora di sollecitare le Autorità preposte alla tutela del verde pubblico anche se le difficoltà aumentano di anno in anno a causa della carenza di personale e delle carenze legislative al riguardo.

In occasione degli ultimi incendi del 12, 13 e 14 agosto 2020, insieme ad altri cittadini ho creato il COMITATO 12 AGOSTO e insieme abbiamo redatto un progetto per la prevenzione, spegnimento e repressione degli incendi disponibile x chiunque voglia approfondire la problematica.

 

 

COMITATO 12 AGOSTO

Comitato spontaneo contro gli incendi boschivi.

Progetto per la prevenzione degli incendi nel comune di Terracina.

In un contesto di generale indifferenza verso la salvaguardia del patrimonio boschivo delle nostre colline il COMITATO 12 AGOSTO, costituitosi durante gli ultimi incendi del 12,13 e 14 agosto 2020, propone all’attenzione di tutti i cittadini un progetto finalizzato alla prevenzione degli incendi, al contrasto e spegnimento degli stessi e alla repressione sia del pascolo abusivo sia della pratica venatoria sulle aree già percorse dal fuoco.

La realizzazione delle iniziative previste non possono prescindere dalla individuazione di una sia pur minima struttura incarnata in un coordinatore eventualmente assistito da collaboratori presso la giunta comunale (oggi si usa dire Cabina di Regia). Tale struttura si rende necessaria per la progettazione, attuazione e cura nel tempo delle singole iniziative previste nel presente progetto, per l’aggiornamento continuo (oggi sospeso) dell’archivio delle aree percorse da incendi, per la redazione e attuazione del Piano dei pascoli, per il controllo dei requisiti dei veri utenti del Piano dei pascoli e il controllo della effettiva conclusione dei procedimenti sanzionatori eventualmente elevati dalle Autorità all’uopo preposte.

Attività di prevenzione.

  1. La prima necessità da attuare all’inizio di ogni stagione estive è la bonifica dei margini delle strade pubbliche, comunali, provinciali e statali dalle sterpaglie che facilitano i piromani nell’appiccare facilmente il fuoco;

  2. Ricerca dei proprietari dei fondi vicini alle strade suddette e richiedere, per ognuno, la pulizia dovuta a norma di legge. (Valle Fasana, Campo Soriano etc.). In caso di inadempienza far eseguire la bonifica e poi addebitare le spese agli interessati;

  3. Realizzazione di una rete di telesorveglianza sui luoghi di incendi ripetitivi come ai margini della via Appia (Torre Gregoriana- loc. Acquasanta— Km 105-Km 106 in lo. Barchi— Km 108 cava Picozzi-Km 109 torre Epitaffio) e all’inizio di ogni strada, provinciale-comunale che costituisca accesso alle aree boschive (salita per contrada la Ciana, Via di Piazza Palatina, Contrada Casaletti, strada x Contrada I Colli- S. Stefano, strada per Largo Montagna-Campo dei Monaci – Francolane). Rete destinata a funzione di deterrente ma che potrebbe coadiuvare le forze dell’ordine nella scoperta degli autori dei rati ambientali (discariche abusive su Monte Pilucco, atti di vandalismo etc.);

  4. Allargamento della carreggiata della SP Campo Soriano dalla ex cava di pietra di Casaletti fino a Fosso Fravaglio o Faravallo all’inizio di Valle Fasana con il duplice fine di rendere inaccessibile ai piromani la ripa destra della scarpata e di conseguenza rendere più sicura la circolazione;

  5. Questo Comitato propone di reintegrare, mettere in sicurezza e di riutilizzareai fini della prevenzione (ma anche per usi sportivi o diversi) la ex cava di pietra di Casaletti, a valle della scaduta concessione regionale ai fini estrattivi. Poiché attualmente l’area viene ancora utilizzata dall’impresa che fu concessionaria a modo di proprietà personale proponiamo di impiegare il sito per facilitare, raccordare attività precipue dell’attività di contrasto agli incendi e altre attività connesse.

  6. Riconoscimento e valorizzazione, ai fini della prevenzione, dell’apporto dei cittadini, singoli e associati, che vogliano contribuire alla salvaguardia del patrimonio boschivo con le loro iniziative, sollecitazioni e concrete attività di volontariato.

Attività di spegnimento degli incendi

Al fine di semplificare ed efficientare l’attività di spegnimento degli incendi che, come noto, rimane in capo ai Vigili del Fuoco, questo Comitato propone:

  1. La redazione, approvazione e realizzazione di un progetto per la pulizia ed eventuali manutenzioni ai tratti di sentieri ormai abbandonati ma che consentirebbero un maggiore avvicinamento con i mezzi di soccorso e spegnimento alle aree soggette ad incendio. (tratto del sentiero che da Casaletti portava alla contrada I Colli e Largo Montagna, tratto da Largo Montagna a Romanelli, tratto da S. Stefano a Contrada la Ciana);

  2. La riattivazione delle cisterne adibite all’abbeveramento del bestiame ed oggi abbandonate (a Casaletti , Monte Concutella, Largo Montagna-loc.I Pozzi), cura del loro riempimento durante l’inverno da destinare alla captazione di acqua per lo spegnimento degli incendi;

  3. Di realizzare un piccolo sbarramento sul Rio Pietra Stretta, proprio in località Pietra Stretta, di modestissimo impatto ambientale, per preservare le acque meteoriche dell’inverno da destinare alla captazione degli elicotteri comunque sempre necessari nei casi di incendi che comportino pericolo alle persone, animali e cose.

Attività repressiva

Dal 2004 in poi abbiamo fatto decine e decine di chiamate al Corpo Forestale dello stato senza mai ricavare alcun risultato apprezzabile se non rilevare un senso di malcelato fastidio per le nostre segnalazioni ai comandi di Terracina, Fondi, Itri e Spigno Saturnia.
Su quasi tutto il territorio della nostra provincia, da Rocca Massima al Garigliano esiste lo stesso problema, ben noto al
Corpo Forestale dello Stato, oggi Carabinieri Forestali, e cioè quello dei pascoli abusivi sulle aree percorse dagli incendi. Le forze dell’ordine fanno sapere di elevare contravvenzioni con sanzioni pecuniarie anche notevoli che, però, loro stessi lasciano intendere non vengono spesso pagate causa indulgenza delle amministrazioni comunali.
I cosiddetti pastori, che allevano animali quasi tutti come attività secondaria, dal canto loro, hanno acquisito un senso di padronanza del territorio tale che, senza alcun timore, hanno anche recintato le aree di pascolo, comprese quelle da poco bruciate, per contenere i loro animali nelle ore del giorno in cui sono assenti.
Una grossa carenza, insita nella legge regionale sugli incendi, è costituita dalla impossibilità pratica di sequestrare gli animali che recidivano al pascolo abusivo per carenza di personale nel servizio veterinario e di idonee strutture ricettive per gli animali eventualmente catturati.

  1. Anche se molto impegnativo sul punto occorrerebbe migliorare e semplificare il disposto della citata legge per consentire il sequestro effettivo degli animali sorpresi al pascolo vietato per legge;

  2. Occorre sollecitare i comandi dei Carabinieri forestali a sanzionare i proprietari del bestiame ed elevare contravvenzione ogniqualvolta venga rilevata l’infrazione e non lasciare alla discrezione dei singoli operatori di decidere se sanzionare il pascolo abusivo una volta al mese o una sola volta all’anno come sembra si usasse fino a poco tempo fa. —

In conclusione il Comitato proponente intende diffondere e portare a conoscenza di tutti i cittadini questa modesta proposta affinchè contribuisca a diffondere nella cittadinanza l’urgenza della salvaguardia del nostro patrimonio boschivo e forestale e al contempo premere su tutte le istituzioni interessate a svolgere la loro missione in maniera sempre più attenta tempestiva a consapevole.

23 agosto 2020 il coordinatore pro tempore

Maurizio Carocci