Le prime famiglie che emigravano dal Veneto, dal Friuli e dalla pianura Padana verso l’Agro Pontino, a ridosso delle opere di prosciugamento della nostra palude, dovevano contare almeno su quattro uomini, due donne e un ex combattente.
Esse ottenevano una casa riscattabile in cinque anni, tre camere da letto, il forno del pane, il pollaio, la vasca per abbeverare il bestiame, attrezzi agricoli, un carro e alcuni capi da allevare. In più veniva consegnato il “libretto colonico”, dove venivano versate da 50 a 600 lire a famiglia ogni due settimane. Questa fu la composizione umana della monumentale opera di bonifica del nostro territorio rurale pianificata ingegneristicamente dall’Opera Nazionale Combattenti.
Da queste poche parole si può capire facilmente l’attaccamento affettivo che anche le attuali generazioni, discendenti da quei coloni immigrati nel nostro territorio nel periodo fascista, continuano ad avere verso quell’area politica che usiamo definire di destra, senza per questo volere surrettiziamente colorare di connotazioni fasciste le forze politiche che ora governano democraticamente (e cioè attraverso il voto dei cittadini) il nostro Paese e da decenni il territorio comunale di Terracina.
Quello su cui chiamiamo tutti a riflettere è sull’uso che i politici locali hanno fatto dell’Amore incondizionato che portò migliaia di Terracinesi, che parlassero il dialetto “veneto” o “terracinese” non importa, a votare chi nei fatti si è reso responsabile dell’attuale degrado economico e culturale della nostra città.
E guardate che il tradimento di quell’Amore da parte dei politici locali di destra ha raggiunto il parossismo.
Tali e tante, infatti, sono state le illegalità da essi commesse che hanno indotto i magistrati a ordinare indagini e arresti clamorosi.
Noi di TERRACINA RINASCE pensiamo che sia venuto il tempo di riversare interesse e fiducia in persone che nulla hanno avuto a che fare con quella mefitica gestione del potere nel nostro Comune. Stiamo costruendo giorno dopo giorno le alleanze più giuste sui vari territori comunali, con diverse organizzazioni, per presentarci al voto con un’ampia coalizione di forze sane capaci di aspirare a vincere la sfida elettorale e onorarne in seguito la fiducia di cui i cittadini vorranno onorarci.
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